Comincio oggi questo mio blog. Mi piace inaugurarlo con un fondamentale consiglio di lettura per tutti coloro nati dalla fine degli anni 60 alla fine degli anni 90, ovvero gli appartenenti a quella che definisco la GENERAZIONE DEL MILLENNIO di cui ritengo essere un componente con orgoglioso senso di appartenenza: leggete Marx, Freud e Nietzsche, se non lo avete ancora fatto, i tre grandi maestri del sospetto, come li ha definiti Ricoeur. E poi ripudiateli! Solo dopo aver circumnavigato la modernità possiamo definirci post. Certo, non crediamo più alle favole del manifesto sulla rivoluzione proletaria [anche perché l'unica cosa di cui oggi la massa non può fare a meno sono proprio le catene (della società dello spettacolo e dei suoi flussi mediatici)] nè a soli dell'avvenire. Ma non crediamo nemmeno che questo sia il migliore dei mondi possibili e che questo capitalismo sia l'unica struttura socio-economica concepibile. E inoltre la dialettica marxiana conserva spesso la sua utilità nel decifrare con più obiettività le vicende di questa oscura nottedel terzo millennio appena cominciata. Leggete Freud come una favola, ma leggetelo: solo così potrete deocstruire il suo edipo borghese e cominciare a pensare che in fondo tra lo psicanalista e il prete c'è ben poca differenza. Anzi, quest'ultimo ti assolve senza essere pagato e la sua religionte ha anche il valore aggiunto del Paradiso, lo psicanalista vuole denaro in cambio delle sue prestazioni e l'unica cosa che ti può garantire è un'analisi interminabile. Per quanto riguarda Nietzsche, beh è lui stesso che suggerisce al lettore di non idolatrarlo, ma anzi di levarlo dal piedistallo che gli si potrebbbe erigere una volta inteso.
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