skizomante

Thursday, March 09, 2006

MARTEDI 7 MARZO TV

MARTEDI 7 MARZO Striscia (che finalmente si è liberata della Hunzicchia, si spera per sempre, questa fedifraga svagata che vediamo a suo agio solo tra le mucche in un paesaggio svizzero très Heidi ) insieme a Markette [ospite Sabello Fioretti che da inchiostro si fa sagoma, aggiungendo una nuova dimensione alle max due tradizionali (in fotografia, ma per un edizione de luxe) che lo definivano nella carta stampata], riprende la vexata quaestio della pseudogrezza di nostro Eros della canzone neocommendatore, insignito dal Letta. A Striscia si è visto il filmato della cerimonia. Gianni, la figura istituzionale, sia nella facies sia nella vox ci è parso in fase di andreottizzazzione avanzata (aridatece l’originale, a questo punto, che aveva più humour). Beh, confermo: grandezza di Eros che desiderava un Giugiaro come designer della crux – che trovava evidentemente horribile visu et obtorto collo nondimeno accettava – grandezza evidente soprattutto quando ha chiesto dove se la doveva mettere. E allorché, credo la Pausini – altra neo-insignita – gli ha risposto: “Davanti”, lui ha detto che pensava dovesse metterla da qualche altra parte. Questa sì è fuoriclasse, quella che piace a noi. Funky come on, Eros e un’overdose di gemitol per tutte le cariatidi che si ergono su pergami d’inchiostro (sepolcri anneriti, nemmeno imbiancati) ad apologeti della serietà (di facciata) delle istituzioni che ormai rappresentano solo sé stesse; consequitur che non c’è la conditio sine qua non per prenderle sul serio. E oggettivamente, sanremeaticamente parlando, era il Letta che rubava il proscenio a Eros, protagonista della kerMessa più amata dagli Italiani. Ciò nonostante, il grezzo (embé sì) Greggio gratificava Eros con un bel “paraculo” (da quale pulpito) e il Sabelli polidimensionato sosteneva che (secondo lui secondo) fosse drogato. Ma fatti le droghe tue, Sabelli carissimo, fatti di inserti del Corrierazzo e lascia in pace Eros, che è maturo e libero di fare quello che gli pare e piace con sé stesso. Purché continui a regalarci emozioni con le vibrazioni maschie della sua ugola dispettosa e ineffabile.

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