ULTIME DALLA TELE
LOREDANA LECCISO DA GILLETTI
Loredana ritorna e si fa processare dalle trenta gillettine. Il progetto “Loredana Lecciso” credo sia stato nel complesso (dalla danza herpetica alle esternazioni sull'isola dei famosi) una strategia mediatica per innalzare lo share in un periodo di risacca televisiva e contemporaneamente una autocelebrazione del trash televisivo. Ma anche un' autodenigrazione compiaciuta, ovvero il nulla che dà la fama secondo il reality trendy imperante. Loredana, che sarebbe un torto giudicare stupida quanto appare, in questa strategia ci ha messo la sua faccia, le sue cosce di prosciutto, il suo herpes. Senza scuorno. Esemplare caso di telemasochismo, di sprezzo del ridicolo e del decoro, la pseudoteleartista per un attimo sembra anche avere un guizzo di intelligenza davvero sorprendente, come se avesse consapevolezza registica del progetto, del suo essere solo una parodia volgarissima di una teleshowgirl, allo scopo di dimostrare che di questi tempi l'unico requisito per fare televisione è non avere qualità...ma non si è capito quanta coscienza propria ci fosse in qualche sua viperina allusione; e quanta di chi l'ha telecomandata, come fosse una buoncompagnesca creatura fuori età, fuori ruolo, fuori tutta.
“BUONE DOMENICHE”
Malgioglio e Zanicchi si esibiscono nel programma della Perego...il pugliese non sembra in gran forma canora, Ivissima ha ancora qualche artiglio che resiste valorosamente alla decalcificazione...très vintage.
Li preferiamo entrambi, comunque, quando si esibiscono pubblicamente nelle cufecchie a danno dei colleghi, specialmente la Iva che sa essere di un thrash così spontaneo...La buona domenica ci propone poi: le oche del campidoglio, le pupe e i secchioni e l'agenda tutta di cui cito solo un titolo: “è giusto rifarsi?” o qualcosa del genere.
Marina Ripa di Meana dichiara 65 anni e poi dice di averne 103 in realtà e via delirando di terremoti di Taormina, di guerre mondiali. La Bertini (Francesca la leggenda) le avrebbe insegnato come plastificarsi; in realtà, ammette la Meana, lei è un'ibernata. Tutto per giustificare l'uso della chirurgia plastica. Dopo il lungo coccodè dell'aristotelediva prende Iva la parola celebrando il rifacimento del suo naso (che era “importante”, un naso greco...) e illumina: è giusto farlo se si vive male il proprio difetto fisico. Suona il gong e annuncia l'intervento dell'ex ministro. Chi sarà, il divo Claudio (Martelli)? No, si scoprirà in seguito, è solo un ex ministro della destra che fa pubblica ammenda autopubblicizzandosi (pure a questo si arriva per un po' di visbilità, patetico caso di power nostalgia).
Il concetto che viene ribadito da tutti è comunque di notevole profondità. Leggete con attenzione, è un discorso molto complesso: se uno vive male il rapporto con il proprio corpo (naturale) è giusto che si rifaccia. Se lo vive bene è inutile, ovviamente. Noi ci inchiniamo di fronte a tale profluvio di intelligenza; fortunatamente la pubblicità spezza un poco la pesantezza del convegno dei cervelloni e delle cervelloche nel telesalotto della Perego, cui suggeriamo di dare un taglio meno intellettuale al suo programma...ed ecco la Carmen Russo reduce dalla vittoria al reality spagnolo che vola come un uccellino sulle braccia del suo Enzo Paolo Turchi (tanto ormai dopo l'operazione non rischia che gli scendano le emorroidi); poi l'acme thrash: protesi al seno che entrano nella pancia della Di Pietro, coccodé e coccodé, infine la trovata della sapiente regia di levare l'audio. Ho quest'ultima immagine del Malgioglio che sbatte le palpebre mentre un tizio forse cerca un bruscolino...
settimana dal 30 ottobre-5novembre in breve
Grande autopubblicità di Costanzo per la sua ultima fatica letteraria, “Che sarà mai” (?). Il nostro Maurizio si è fatto intervistare sia da Marzullo che da Chiambretti. L'intervista più gradita è stata quella che gli ha fatto Gigi, dove più è emerso l'uomo Costanzo, una volta tanto nel ruolo dell'intervistato e non in quello dell'intervistatore; sembrava una specie di panda (diremmo indifeso se non lo conoscessimo già come mannaro) ma sincero, con le sue malinconie nonostante la raggiunta stabilità sentimentale e le soddisfazioni che gli hanno dato il suo lavoro e anche i figli A Markette era più il personaggio a parlare. Il mammasantissima della televisione italiana ha dichiarato che, per quanto riguarda i tradimenti amorosi, delle belle non ci si deve preoccupare: sono quelle bruttine che tradiscono perché cercano conferme; rivaluta così le soubrettine che ritiene più fedeli delle casalinghe....una vendetta contro un target dal quale forse ritiene di essere stato tradito? Tra l'altro ha manifestato anche il suo sorprendente aspetto gigionesco rifacendo le voci del filippino e del siciliano che usa come segreteria telefonica per sbarazzarsi di interlocutori non graditi
L'intervista comunque più bella di questa settimana è stata quella fatta da Mentana all'onorevole Vladimir Luxuria in Matrix, sulla scia della "polemica dei cessi" in cui è stato coinvolto dalla Gardini. Mise molto sobria, l'onorevole ha ripercorso con il servizio-celebrazione della redazione i suoi primi 40 anni discettando di politica, feste e tanto altro. Dimostra di essere più signora della Gardini, rivela ufficialmente di essere transgender e non transessuale perché l'operazione non l'ha fatta (ma allora she's just a transvestite?). E a proposito dell'omofobia: cosa bisogna pensare del baciamano che l'onorevole ha avuto da Buttiglione, del caffè preso con Fini alla buvette, dell'orchidea con cui l'ha omaggiata, così come ha omaggiato altre signore del Parlamento, un altro deputato di destra? C'era perfida ironia, c'era intenzione di dimostrare che anche a destra si stanno evolvendo o trattavasi di cortesia tout court? E per quelli che ancora sostengono che l'omofobia impera nella televisione italiana, la redazione di Matrix ha cercato di documentare con un servizio ad hoc la non sussistenza di questa argomentazione: dalle sorelle Bandiera fino a Eva Robbins, Maurizia Paradiso, la signora Coriandoli di Ferrini e ancora Leo Gullotta, Mastelloni etc, numerosi sarebbero stati i personaggi
non etero (o non etero-classificabili) che hanno calcato la teleribalta pubblica e privata.
Anche se, a ben vedere, questi personaggi non sono rappresentativi del mondo gay, ma al massimo dell'attitudine al travestitismo che hanno i maschi italiani, non dimentichiamo che molti gay lavorano dietro le quinte della televisione. Quindi a rigore, circa la problematica dell'omofobia, bisognerebbe almeno stabilire due prospettive (dentro lo schermo e dietro lo schermo). In realtà queste macchiette che si sono avvicendate nella nostra televisione non volevano rappresentare specificamente i gay: sono stati dei personaggi satirici di un castigat ridendo mores tutto italiota e conciliando il gusto della trasgressione con l'esasperazione dei tipici difetti femminili, hanno permesso una personale autoliberazione da parte degli interpreti e una divertente critica delle esagerazioni dell'altra metà del cielo. Di fatto, per i gay ha fatto e sta facendo più Chiambretti: pensiamo solo all'ultima puntata di Markette, quando ha presentato come gay-friendly due neovippetti, un vincitore del Grande Fratello e l'altro mercante d'arte, entrambi giovani e molto glamour.
Segnaliamo anche l'intervista della Bignardi alla Parietti e alla principessa Borghese nel programma “Le invasioni barbariche”, oltre all'ospitata del professore Giacobbe (autore di “Come smettere di farsi le seghe mentali e godersi la vita”)...